I Trulli di Alberobello, in provincia di Bari, costituiscono la perla della Puglia, patrimonio mondiale riconosciuto dall’UNESCO nel 1996. L’insediamento, che conta poco più di diecimila abitanti, sorge su due colline. Il paesaggio agrario è caratterizzato da una folta vegetazione di mandorli ed ulivi, in aggiunta alla flora classica della Murgia barese.
È dalle locali rocce calcaree stratificate che, sin dalla nascita di Alberobello, è stato tratto il materiale per la costruzione, utilizzato per la copertura dei trulli. È superlativo il gioco di contrasti tra il bianco delle strutture portanti e il grigio delle pietre adoperate per le coperture.
La storia dei Tarallini pugliesi di Alberobello
La loro origine risale al 1400, quando anche nelle famiglie più povere era consuetudine impastare farina, olio di oliva, vino e un pizzico di sale per formare dei piccoli cerchietti di pasta, che venivano infornati nel forno a legna. Ritrovandosi in compagnia, si usava offrire questo alimento accompagnato a del buon vino come segno di amicizia e di cordialità.
Questo rituale non è mutato con il trascorrere degli anni.
Ancora oggi, è impensabile non trovare nelle case pugliesi dei taralli pronti per essere offerti agli ospiti e il tarallino rappresenta un momento di condivisione e convivialità per grandi e piccoli.